22 febbraio 2021

Novi Ligure. Tari e Imu, la minoranza accusa: "Manovra sbagliata"

Lo scontro politico a Novi Ligure si fa ancora sentire. Il consiglio comunale ha approvato l'aumento della tassa rifiuti (che era stato bocciato a dicembre) e la diminuzione delle aliquote Imu. I due provvedimenti però sono giudicati sbagliati dall'opposizione di centrosinistra e sono passati anche grazie al gruppo "Solo Novi", composto da tre fuoriusciti dalla Lega (Marco Bertoli, Francesco Bonvini e Cristina Sabbadin). Questa sera, intanto, è in programma una nuova riunione del consiglio comunale.

«Ancora una volta con arroganza il centro destra novese ha deciso di mettere le mani delle tasche dei novesi, in una situazione gravissima per la città già provata dalla pandemia. Cabella e Delfino hanno riportato in consiglio e approvato quell’aumento della tassa rifiuti che solo pochi mesi era stato bloccato.  Quando le opposizioni sono state compatte si è fatto l’interesse dei cittadini, in questa occasione con un po’ più di coraggio si sarebbe evitato di aumentare le tasse ai novesi», sostengono i democratici.

Dicono i consiglieri di opposizione: «Un aumento dovuto al colpevole ritardo dell’avvio del nuovo sistema di raccolta differenziata e alla mancata volontà di andare a discutere direttamente con SRT i costi del conferimento dei rifiuti novesi in discarica. Rifiuti che diminuiranno nei prossimi mesi ma sembra che al centro destra questo non importi, forse perché troppo preso a pensare solo ad evitare le elezioni anticipate che sancirebbero definitivamente l’incapacità di governare con quel famoso buonsenso che hanno promesso in campagna elettorale».

«Un buonsenso che ancora una volta è mancato nella discussione in consiglio comunale. Nella seduta di giovedì sera abbiamo presentato proposte che avrebbero permesso di evitare o rendere meno pesanti gli aumenti, ma ci siamo trovati davanti al muro di chi non vuole discutere e non vuole entrare nel merito dei problemi. A farne le spese i novesi, che vedranno aumentare del 30% le loro bollette sobbarcandosi anche il maggiore lavoro di gestione dei propri rifiuti», accusa il Pd.

«Anche la manovra sull’Imu, presentata come un aiuto alla città in difficoltà, in realtà è solo uno specchietto per le allodole, utile a forse alla loro propaganda politica ma dannoso per gli interessi della nostra città – affermano gli esponenti del centrosinistra – La riduzione delle aliquote dell’Imu andranno per la metà nella tasche delle prime 5 aziende di Novi: per intenderci chiaramente, stanno riducendo le tasse a imprese come ex Ilva, Campari, Pernigotti. Soldi che non verranno reinvestiti sulla città. Questo non è il modo per aiutare il piccolo commercio. Abbiamo proposto di provare a percorre altre strade, ad esempio diminuendo la Tosap o la tassa sulla pubblicità ai commercianti, ma di nuovo non siamo stati ascoltati».

«Non ci resta che cercare di spiegare ai novesi cosa sta succedendo, come i continui litigi all’interno del centro destra non nascondano altro che una lotta di potere interna in cui gli interessi dei cittadini e della città non sono minimamente tenuti in considerazione», concludono i democratici.

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