06 aprile 2018

Mystery Train “Tous saint & The French Connection“

 

D i s c h i   d e l l a    S e t t i m a n a   :

 

M i c k  K o l a s s a  &  F r i e n d s  -  “D o u b l e   S t a n d a r d s” (Autoprodotto)

Originario del Michigan ma per vent’ anni residente nel Mississippi, da qui il soprannome

“Michissippi Mick”, prima di stabilirsi a Memphis, Mick Kolassa è un uomo di blues tutto

di un pezzo. Chitarrista, cantante, compositore, organizzatore di eventi, membro permanente del consiglio direttivo della Blues Foundation. Moltissimi i suoi amici e alcuni

di loro sono presenti in questo progetto dedicato a classici del blues ad ampio spettro

( down home, Chicago, jazzy, blues rock…) . Ed ecco, tra gli altri, Sugaray Rayford, Victor

Wainwright, Annika Chambers, Tas Cru, Patti Parks, Gracie Curran, il chitarrista e produttore dell’ opera Jeff Jensen. Tutti a cantare in coppia – come indica chiaramente il

titolo – con il padrone di casa. Tra gli autori più gettonati – tre brani a testa – Willie Dixon

e Tampa Red ( Huddie Whittaker ) , ma nel programma c’ è anche spazio per B.B. King,

Big Bill Broonzy e Louis Jordan. Gran finale con i sette minuti di una maestosa “Ain’ t

Nobody’s Business” e i dodici ospiti tutti insieme davanti al microfono al fianco di Mick.

 

L  a  u  r  i  e     M  o  r  v  a  n   -     G  r  a  v  i  t  y         ( Screaming Lizard )

La bionda chitarrista e cantante di Long Beach, California approda al sesto album e ci

conquista ancora una volta grazie a uno stile che ingloba in maniera fresca e vibrante

blues, rock e soul. Da qualcuno descritta come l’ incontro ideale tra l’ intensità  soul di

Bonnie Raitt e lo spavaldo tono muscolare della chitarra di Stevie Ray Vaughan, Laurie

è anche autrice di grande talento e i dodici titoli originali della raccolta ne sono la più

lucida testimonianza. La produzione del disco è stata affidata a Tony Branaugel, sempre

molto attento e insuperabile nel valorizzare le qualità artistiche femminili. Infallibile anche

nel cucire attorno alla ragazza una band coi fiocchi.  Mike Finnigan,  Jim Pugh e Barry Goldberg che si alternano alle tastiere, lo storico bassita Bob Glaub e lo stesso Branaugel

dietro ai tamburi.    

 

M   u   d   d    y     G   u   r   d   y    -      M  u  d  d  y    G  u  r  d  y    ( VizzTone )

Gli Hypnotic Wheels sono un originale trio blues di Clermont Ferrand, Francia, formato

da Tia Gouttebel ( chitarra e voce ), dal percussionista Marc Glomeau e da Gilles Chabenat,

suonatore di ghironda ( hurdy-gurdy ), antico strumento medioevale utilizzato come seconda chitarra. Sono evidenti i richiami alla musica etnica, ma i tre amano anche il blues, soprattutto quello suonato nella zona collinare del Mississippi settentrionale, con i

suoi eroi ormai leggendari : R.L. Burnside, Junior Kimbrough, Otha Turner, James Son Thomas…”Muddy Gurdy” – suggestivo il gioco di parole intriso di blues – è il puntuale resoconto di un viaggio che il terzetto, in compagnia del fedele tecnico del suono Pierre Bianchi, ha compiuto in quei luoghi carichi di magia. A fare gli onori di casa e ad accompagnare i tre francesi in questo percorso , i giovani discendenti di quei mitici pionieri:

Cedric Burnside, Cameron Kimbrough, Shardé e Pat Thomas. Luoghi di registrazione non

canonici studi super attrezzati, ma verande di abitazioni private, sale di musei e punti di

riferimento storici, a Como, Leland, Indianola, Cleveland. E il suono che ne scaturisce è

sempre vitale e palpitante , i ritmi ipnotici e incalzanti. E la tensione emotiva non accenna

a calare neppure quando i tre restano soli, nelle ultime tre tracce della raccolta. 

 

N i c o   W a y n e  T o u s s a i n t   -  “ P l a y s  J a m e s  C o t t o n “ ( Dixiefrog )

Il cantante e armonicita francese di Toulon scopre il blues quasi per caso a quindici anni,

nel 1988. Il disco della folgorazione è “Hard Again” ( 1977 ), primo tassello della meravigliosa trilogia del ritrovato Muddy Waters con la produzione di Johnny Winter. In

quel album all’ armonica c’era James Cotton, alunno di Sonny Boy Williamson II ( Rice Miller ) e già al servizio di Howlin’ Wolf. Cotton, spentosi lo scorso anno a Austin, Texas,

resta tutt’oggi il modello principale per l’ ispirazione di Toussaint. Questo nuovo album,

pubblicato come molti dei precedenti da Dixiefrog, arriva dopo un breve periodo di stasi

ed è proprio dedicato al maestro di Tunica, Mississippi, nello spirito dell’ entusiasmante

“Live From Chicago”del 1986. Anche Nico,come James, guida una band di otto musicisti

con una potente sezione fiati. Il “sound” è , come in quel disco di riferimento, ricco e scintillante, a tratti irresistibile. Nella lista dei brani, oltre a composizioni di Cotton, figurano anche un paio di titoli dell’ omonimo Allen Toussaint, Percy Mayfield, Solomon

Burke, Jackie Brenston e dell’ icona country Merle Haggard. Materiale del repertorio di Cotton, che Nico esegue con gioia e partecipazione.

 

L e   A l t r e   N o v i t à 

The Rex Granite Band feat. Sarah Benck, Katy Guillen & The Girls, Johnny Tucker, Long Tall Deb & Colin John , Bernard Allison, Peter V Blues Train, Kid Ramos, Davide Pannozzo,

Billy Walton Band, The Original Blues Brothers Band, Greaseland All-Stars, The Lynnes,

Martin Kerr, Samantha Fish, Morgan Davis, Beth Wimmer, Alastair Greene.

 

D a l   P a s s a t o   :

James Cotton, Muddy Waters, The Coasters, The Five Du-Tones, Barbara Dane, Allen Toussaint.

 

B e n v e n u t i    a    B o r d o   !