D i s c h i d e l l a S e t t i m a n a :
C a s e y H e n s l e y - “ L i v e featuring L a u r a C h a v e z “ (VizzTone)
Esordio col botto per la giovane “blues-girl” californiana, già pupilla della compianta Candye Kane. Sul palco dalla tenera età di cinque anni , l’ esuberante “chanteuse” di San Diego firma la sua opera prima, fissando su cd una deflagrante esibizione dal vivo nei “Thunderbird Studios” di Oceanside, Ca. A dirigere la band la straripante Laura Chavez,
già compagna della Kane nei delicati ultimi anni di vita. Sul palco anche Evan Caleb Yearsley, figlio della cantante scomparsa nel 2015, il noto sassofonista Johnny Viau e il
bassista Marcos C. Il concerto si apre e si conclude con brani di Big Mama Thornton,
imprescindibile modello ispirativo. La scaletta snocciola poi titoli di Irma Thomas, S. J.
Hawkins, Willie Dixon, J.Guitar Watson e Koko Taylor, altro riferimento basilare. Tre
brani portano la firma di Casey, che ci travolge con la sua esuberante personalità nei
pezzi up-tempo, ma è altresì capace di emozionarci nelle avvolgenti ballate. “Janis Joplin
sarebbe fiera di lei” afferma Rita Coolidge. Parole che ci sentiamo di sottoscrivere, tante
sono le caratteristiche di Casey che rimandano alla leggendaria “vocalist” texana. Adesso
l’ attendiamo alla prova in studio senza pubblico.
D a v e K e y e s - “ T h e H e a l i n g “ ( Keyesland Music )
Il talentuoso tastierista e cantante newyorkese vanta nel suo curriculum collaborazioni
passate di assoluto prestigio: da Odetta a Bo Diddley, da Marie Knight a David Johansen.
Attualmente parte integrante della band di Popa Chubby, ma anche al servizio di Ronnie
Spector e Slam Allen, Keyes incrementa la discografia solista, già di alta qualità, con un
nuovo lavoro di sicuro interesse. Blues, soul, rhythm & blues e gospel – la sua grande
passione – vengono mescolate con assoluta maestria e calorosa partecipazione. Il massiccio
“boss” Popa Chubby è presente con la sua chitarra in cinque brani. Negli altri la “sei corde”
è nelle mani di Arthur Neilson e George Naha. Da segnalare inoltre l’apporto all’ armonica
di Rob Paparozzi , il “cameo” vocale di Vaneese Thomas e il costante lavoro del bassista David J. Keyes. Nessuna parentela con il titolare, come viene sottolineato nelle note. Dave
si ritaglia anche uno spazio tutto personale - solo piano – nello sfavillante “Boogie For Stefan”, una delle nove tracce autografe della “songlist”. Solo due i “recuperi”, provenienti
dai canzonieri di Robert Johnson e Sister Rosetta Tharpe. Il disco è dedicato a Leon Russell, scomparso un paio di anni fa e riconosciuto come autentica fonte d’ ispirazione.
K i n g s & A s s o c i a t e s - “ T a l e s O f A R I c h G i r l “ (Autoprodotto)
Il quintetto australiano di Adelaide, guidato da Angela e Stephen Portolesi, pubblica un nuovo album a tre anni di distanza da “Red Dress”, promettente esordio salito al primo posto nelle classifiche blues nazionali di “i Tunes”. Registrato in California – Los Angeles -
e mixato a Nashville, Tennessee, questo secondo lavoro conferma le ottime impressioni
suscitate nel 2014 e ci presenta una band che sta compiendo passi da gigante nel percorso
di maturazione creativa ed evoluzione stilistica. Il gustoso mélange di blues, r&b, soul, funk, country e roots music si è fatto più personale e ancora più intrigante. La voce di Angela è sempre più sensuale e dinamica e i duetti con il chitarrista Benjamin Cunningham sempre più convincenti e accattivanti. Tra i brani, tutti originali, da ascoltare
con attenzione l’iniziale “Truth Be Told”, con l’ intro jazzy che lascia il posto a un ritmo funk e al fuoco gospel dei cori, la gemma r&b “Deadwood”, la deliziosa “Nitty Gritty”, che
strizza l’ occhio al Memphis Sound e le escursioni country di “God Bless Mama”. Ma, in
verità , qui non c’ è nulla da gettare e tutto è davvero molto godibile.
Jack Tempchin-“Peaceful Easy Feeling–The Songs of Jack Tempchin” (Blue Elan)
Noto soprattutto per i memorabili hits scritti per gli Eagles negli anni ’70 e per i successivi
dischi solisti del compianto Glenn Frey, Jack Tempchin è un autore prolifico, ispirato e molto amato. Le sue composizioni sono state interpretate con successo da un vasto numero
di artisti. Ricordiamo George Jones, Emmylou Harris, Dwight Yoakam, Glenn Campbell,
Linda Ronstadt, Tom Rush, Richie Havens, Candye Kane…e ci fermiamo qui per motivi di
spazio. Da qualche anno Tempchin ha cominciato a incidere dischi con una certa regolarità, rivelandosi anche interprete sensibile e misurato. In questo nuovo capitolo vengono rivisitate, con nuovi arrangiamenti, alcune delle pagine più significative della sua
prestigiosa produzione. Naturalmente non potevano mancare i due titoli immortalati dalle
“Aquile” : “Peaceful Easy Feeling”, che intitola la raccolta e “Already Gone”, impreziosito
dall’ apporto di Chris Hillman e Herb Pedersen. Da incorniciare gli emozionanti duetti con
Janiva Magness in “Soul Searchin’” e Rita Coolidge nella romantica “Slow Dancing”, con il
pianoforte di Chris Garcia. Ben sette dei dieci brani in programma sono firmati a quattro
mani con l’amico fraterno Glenn Frey, scomparso all’ inizio del 2016. E proprio a Frey è
dedicato il disco. Un’ autentica e profonda amicizia durata quarantasei anni e rievocata
da Jack nelle accorate note di copertina.
L e A l t r e N o v i t à :
Andrea Marr, Janiva Magness, Sharon Jones & The Dap-Kings, Corey Dennison Band,
Kenny Wayne Shepeher, Marshall Lawrence, Josh Hoyer, Tyler Morris Band, Popa Chubby,
The Wildcat O’ Halloran Band, Don Bryant, Carolyn Gaines, Gregg Stewart, Beth Wimmer,
Muddy Gurdy, Steven Casper & Cowboy Angst, Mick Kolassa with Patti Parks, Eric Bibb.
D a l P a s s a t o :
The Eagles, Van Morrison, Candye Kane, Mississippi Fred McDowell.
B e n v e n u t i a B o r d o !