Fede cristiana e tradizione della città di Novi Ligure rispettate venerdì a Novi Ligure in occasione della festa di Sant’Antonio che ha avuto il suo atto culminante nella messa serale celebrata nella chiesa di viale della Rimembranza dal Vescovo della Diocesi di Tortona, Monsignor Guido Marini, seguita dalla processione per le vie della città attigue
alla chiesa di Sant’Antonio, entrambe con grande partecipazione dei fedeli, gran parte dei quali portavano in mano un giglio, simbolo di purezza e santità, tradizionalmente associato a Sant'Antonio da Padova. Durante la sua festa il 13 giugno, i fedeli portano questo fiore come segno di devozione e per onorare la sua figura. L'iconografia cristiana spesso rappresenta Sant'Antonio con un giglio in mano, a sottolineare la sua vita virtuosa e il suo impegno nella predicazione del Vangelo. Inoltre, il giglio è legato alla sua capacità di operare miracoli e alla sua profonda spiritualità, che continua a ispirare milioni di persone nel mondo. La festività di Sant’Antonio da Padova è una ricorrenza religiosa molto sentita dai novesi che, anche quest’anno, hanno partecipato numerosi alle Sante Messe celebrate alle ore 8, 10, 11, 17,30, e 21. C’è stata anche la processione breve alle ore 17, seguita dalla benedizione dei gigli e dalla consacrazione dei bambini. Il 13 giugno, giorno della festa di Sant’Antonio da Padova, molto richiesto dai novesi il pane di Sant’Antonio. La benedizione è una tradizione che affonda le sue radici in un miracolo attribuito al Santo. Secondo la leggenda, una madre disperata pregò Sant'Antonio affinché salvasse suo figlio, promettendo di donare ai poveri una quantità di pane pari al peso del bambino se fosse guarito. Il miracolo avvenne, e da allora nacque l'usanza di distribuire pane benedetto ai bisognosi.

Nella foto:
Il Vescovo, Monsignor Guido Marini, saluta i fedeli nella chiesa di Sant’Antonio mentre si avvia alla processione con la Statua del Santo.